Contro l’oppressione fiscale

Le classi politico burocratiche stataliste, in specie di sinistra, ma talora anche di centro-destra, quelle pronte ad ogni tradimento ed ogni alleanza per salvarsi il soprassella, assieme alle varie magistrature che ci spiano e ci opprimono, hanno un disperato bisogno dei tuoi soldi.

 

Ne hanno bisogno perché, poveretti, hanno un sacco di spese:

  • devono mantenere se stessi e la loro famiglia nel lusso cui sono abituati;
  • devono mantenere schiere di manutengoli, di cui hanno bisogno per garantirsi posti e cariche;
  • devono comprarsi la rielezione, creando sempre nuove sacche di parassitismo ed inefficienza;
  • devono salvarsi l’anima, pentendosi dei tanti furti perpetrati a tuo danno, usando i tuoi soldi per opere pie ed assistenziali;
  • devono mantenere amanti costosi, sia etero che omo (non sia mai che pecchino di omofobia), insieme a fornitori e procacciatori di articoli voluttuari vari;
  • varie ed eventuali, che loro conoscono e noi no…

 

Per questo si disinteressano dei problemetti volgari che ti assillano ogni giorno, e dichiarano che il massimo reato, il reato più abietto e spregevole è il non consegnare loro volentieri la gran parte dei tuoi guadagni.

 

Per questo hanno, uno dietro l’altro, emesso leggi, editti, proclami, gride e minacce che servano a convincere il povero cittadino a vivere più modestamente, aprendo il portafoglio alle loro mani voraci.

 

Per questo hanno creato depressione e miseria, sconforto e disaffezione, fuga di capitali, uomini ed aziende.

 

L’elenco, oramai, è fin troppo lungo:

 

  • spionaggio bancario;
  • spionaggio dei tuoi acquisti e delle tue spese (che tu non puoi, come loro, farti rimborsare);
  • obbligo di mettere i tuoi soldi in banca, dove te li potranno sottrarre con maggior comodo;
  • limitazione nell’uso del contante, per spiarti meglio, e controllare che non te ne sia rimasto troppo;
  • inversione dell’onere della prova;
  • sequestro preventivo dei beni;
  • reato di riciclaggio ed autoriciclaggio (era stato previsto, originariamente, per la Mafia: oggi colpisce te, appena tocchi i tuoi soldi senza consegnargliene spontaneamente una bella fetta);
  • abuso di diritto (se fai quello che sta nei tuoi diritti, ma a loro non piace)
  • azione penale per quote irrisorie già per aziende medio-piccole.

 

Premettendo che:

  • tutte le cifre fornite sull’evasione fiscale sono del tutto inventate, in qualche ufficio dove persone, pagate da noi, hanno compilato qualche foglio su ordine dei loro superiori, per giustificare quello che intendevano farti;
  • il famoso evasore, quello che vive alle spalle degli altri, non esiste; gli evasori totali non ci sono o sono esemplari più unici che rari;
  • l’evasore sei tu, che lavori, che dai lavoro e che già paghi un mucchio di tasse, mantenendo anche quelli che vengono a controllarti;
  • i soldi dell’evasione (che non consiste se non nelle irregolarità e negli errori commessi, magari per salvare qualcosina dal saccheggio), se fossero tutti versati, non farebbero diminuire le tasse altrui, ma solamente aumentare la spesa pubblica a danno dell’economia reale;

 

noi chiediamo l’abolizione completa e totale delle leggi e dei provvedimenti illiberali sopra elencati, abolizione che non comporta alcuna spesa, dato che tutti questi flagelli non hanno portato alcun aumento di gettito, ma hanno fatto e fanno danni incalcolabili all’economia, in termini di sparizione di capitali, depressione, disaffezione, scoramento e delocalizzazione di imprese.

 

Queste sono leggi da Paese comunista, da Germania dell’Est.

E danno risultati degni di un Paese comunista e della Germania dell’Est: disperazione, corruzione e miseria.

La loro abolizione è il primo passo necessario per il risorgere della nostra economia e per la restaurazione della nostra Libertà.