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Perché rivolta liberale e non rivoluzione liberale?
Rivoluzione, anche se con questo termine indichiamo periodi sanguinosissimi e crudelissimi, come la Rivoluzione Francese, o la Rivoluzione di Ottobre, forse grazie a Madre Terra, che ogni anno compie una sua pacifica Rivoluzione intorno al Sole, ha assunto una colorazione più paciosa e tranquillizzante: rivoluzione dei costumi, rivoluzione sessuale, rivoluzione in cucina od in camera da letto…
Rivolta, invece, conserva un suo significato rabbioso e battagliero, che più si adatta al nostro umore di oggi, ma anche un certo presagio di inutile lotta di valorosi contro il Nulla che avanza.
In questo sito intendiamo, da un lato, illustrare i principi del Pensiero e dello Stato Liberale, dall’altro mostrare quanto sia lontano da questo sentire lo Stato nostro attuale, imbevuto di ideologie sinistroidi, libertine e stataliste, che sono l’esatto contrario dell’autentico Spirito Liberale, lo Spirito cioè che pone nella Libertà della Persona e del Cittadino lo scopo ultimo della organizzazione della convivenza umana e che pone nella Persona il fine ultimo sia dello Stato sia dell’umano agire.
A che scopo, tutto ciò?
Per ritrovarci insieme, nell’ultima ridotta, a lottare per non essere partecipi di questo scempio che travolge ogni principio, tradizione o valore del nostro vivere civile occidentale e cristiano.

Coronavirus

Non credo che la strategia di contenimento del virus da noi utilizzata sia veramente efficace.

Del resto questa strategia è pensata da una classe politica che crede che allungando i termini di prescrizione, il numero dei reati che cadono in prescrizione diminuisca, oppure che distribuendo soldi ai consumi, si incrementi la produzione.

In entrambe i casi è esattamente il contrario. Nello stesso modo poco intelligente si affronta il problema dell’epidemia.

Cercare di evitare che il numero maggior di persone si ammali, non fa cessare il pericolo mai, perché le persone che non si sono ammalate restano sempre contagiabili, e quindi l’epidemia può sempre riprendere in ogni momento, non appena si allentino i freni.

Solo se ci sono tanti immuni, cioè malati guariti, l’epidemia cessa, per mancanza di spazi utili al virus.

Non parliamo poi dei danni incalcolabili apportati all’economia col blocco della produzione.

Si pensa di rimediare spendendo in debito: ma anche il debito necessita di trovare soldi disponibili, da parte di che te li presta, cioè da chi compra i titoli di Stato: ma se l’economia non gira, anche quei soldi mancano.

La politica più intelligente dovrebbe essere quella suggerita da un ministro israeliano, cioè quella di differenziare il trattamento dei giovani dai vecchi.

I vecchi vanno isolati e protetti, mentre i giovani (che non muoiono, e che nella max parte guariscono in fretta) dovrebbero essere lasciati liberi di ammalarsi.

Così, in cassa integrazione vadano solo i lavoratori che hanno superato i 60 anni, ad esempio, e non si fermino le attività economiche.

Come separare i vecchi dai giovani? Questo è il problema da analizzare e risolvere.

Usando le caserme vuote, ad es., o altro.

Servirebbe più cervello a gente che fino a poco prima del contagio andava in giro a baciare i cinesi (fossero state, almen, le cinesi…)

l’incursione di Bardonecchia

Gendarmi francesi, inseguendo un irregolare senegalese, sospettato di spaccio, sono entrati in un locale donato dal sindaco locale ad una ONG (Rainbow Africa), tentando di fargli far pipì..

Apriti cielo: per uno spacciatore Senegalese il nostro governo, che tanto non aveva fatto per i marò in India, ha aperto il fuoco diplomatico contro la Francia, colpevole, in realtà, di non voler accogliere i migranti che noi andiamo a raccattare per tutti i mari.

Stiamo facendo la figura dei cioccolatari, compreso il centro-destra, subito aggregatosi al coro degli indignati.

In realtà hanno ragione i Francesi.

Un accordo internazionale del 1990 dà a loro (ed ai nostri doganieri) il potere di agire anche fuori dal confine, nell’esecuzione dei loro compiti di sorveglianza.

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Noi opponiamo che:

Un cartello, fatto mettere da Sindaco, vietava l’ingresso al locale occupato dall’ONG “ai non addetti ai lavori”. A parte che un cartello del genere non è mai sufficiente a fermare un’autorità di Polizia, come mai il Senegalese è stato fatto entrare? Era addetto ai lavori?

O non era meglio scrivere: “Asilo sicuro per clandestini, spacciatori e malavitosi di colore?”

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E poi si dice che la variazione di destinazione del locale era stata comunicata per e-mail (da chi e a chi), ed era previsto un incontro sull’argomento il 16 aprile.

Avete mai sentito che un accordo internazionale, firmato e sancito, venga variato tramite e-mail, da una sola parte? E l’incontro del 16 aprile (non ancora avvenuto) a cosa sarebbe servito?

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Facciamo schifo ai cani.

 

Riflessioni dopo le elezioni

Dopo questa tornata elettorale, il cui risultato risulta deludente per tutti (si dice abbiano vinto Di Maio e Salvini, ma in realtà nessuno dei due può governare, quindi anche loro hanno perso assieme agli altri) la prima riflessione dovrebbe essere sulla crisi ormai insostenibile nella quale è caduto il sistema parlamentare europeo.

Spagna, Germania, Inghilterra e Italia non riescono ad esprimere Governi in grado di governare secondo una idea coerente, dovendosi assoggettare ad accordi innaturali tra partiti che sostengono programmi contrastanti.

Solo la Francia, con un sistema Presidenziale, riesce a salvarsi dal merdaio.

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Nessuno sta così male, però, come l’Italia, dove la separazione tra Poteri (Esecutivo e Legislativo) è inesistente, essendo l’uno l’esecutore delle volontà dell’altro, senza alcuna possibile autonomia (il Parlamento sfiducia il Governo quando vuole, senza alcuna difesa da parte di questo).

Accade così che, essendo l’Esecutivo un Potere per sua natura maggioritario (deve prendere continuamente ed in fretta decisioni pratiche, avendo per incarico l’Amministrazione dello Stato, le Opere Pubbliche, la Difesa Interna ed Esterna e la Politica Estera, nel rispetto delle Leggi), mentre il Legislativo è per sua natura un Potere rappresentativo (deve emanare le Leggi, cioè le regole che hanno bisogno del massimo consenso), ci balocchiamo ormai da un trentennio tra Leggi Elettorali maggioritarie o/e proporzionali, senza trovare la giusta misura dell’intruglio, misura non realizzabile.

Negli altri Paesi europei, si rimedia attribuendo al Governo poteri che lo difendono dalle intrusioni del Legislativo, permettendogli di governare anche in minoranza, finché non appaia una nuova maggioranza (sfiducia costruttiva in Germania, potere di sciogliere le Camere in Inghilterra, ecc.). Non così da noi.

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Resta un modello di Democrazia che funziona perfettamente da quasi 250 anni, perchè costruita secondo la teoria di Montesquieu (che tutti approvano a parole e non applicano nei fatti), della completa separazione dei Poteri, con l’Elezione diretta del Capo dell’Esecutivo, che non può essere sfiduciato dal Legislativo, e con la definizione esatta dei poteri dei due Poteri.

Diceva Montesquiieu: “Guai se si permette al Legislativo di mettere mano sugli atti esecutivi; guai se si permette all’Esecutivo di mettere mano sulle Leggi tributarie”.

Esattamente il contrario di quello che qui accade, dove il Governo pensa solo alle tasse necessarie a coprire le spese volute dal Parlamento.

Ma le tasse sono compito del Parlamento, mentre le spese (in quanto atti singoli e non ripetitivi) spettano al Governo.

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Concludendo: se non si addiviene ad una Democrazia Presidenziale (erroneamente così detta, in quanto il Presidente esercita il solo il Potere Esecutivo, mentre il Legislativo (l’unico Potere cogente nei riguardi del cittadino) rimane assolutamente indipendente, anzi esercita il controllo formale sull’Esecutivo), non usciremo da queste e da peggiori secche che il destino vorrà destinarci.

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n.b.

Atti esecutivi: tutti gli atti (decisioni) che si esauriscono in se stessi (cioè valgono una sola volta o per un breve periodo determinato), che non hanno cogenza nei confronti del cittadino (se non per Legge) e non comportano aumento di tasse o di debito (se non per Legge).

le sinistre conquiste dei sinistri

Prima di andare a votare (anche turandovi il naso) è bene che ricordiate le conquiste realizzate in questi 7 anni dai sinistri governi delle sinistre:

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1) E’ stato attuato pienamente il principio che lo Stato è il padrone del cittadino, e che può imporre, proibire ed obbligare a suo piacimento, punendo i recalcitranti con pene più severe di quello riservato ai reati naturali
2) E’ stato esteso a tutti il diritto dello Stato di spiare chiunque, dovunque e comunque, sia nella vita privata, sia nelle attività economiche e di lavoro, senza alcuna procedura di controllo o di assenso da parte di Autorità terza
3) E’ stato introdotto il principio, oggi valido per Agenzia delle Entrate e per l’Inps, che lo Stato ti può prelevare direttamente i soldi dal tuo conto corrente, senza bisogno di passare attraverso il Giudice od una autorità terza che controlli la validità delle pretese.
4) E’ stato introdotto il principio che lo Stato giudica della liceità delle tue opinioni, e ti punisce per le opinioni “cattive”
5) E’ stato attribuito a funzionari statali il potere di sequestrare a chiunque tutti i beni, estendendo il sequestro anche ai parenti, sul semplice sospetto, senza neppur formalizzare l’accusa e senza bisogno di processo ulteriore
6) E’ stato introdotto il potere dello Stato di decidere se la tua vita è degna di essere vissuta, e se non lo è di ucciderti togliendoti medicine, acqua e cibo (per minori, minorati e vecchi non in grado di decidere da soli non serve il testamento biologico, per toglierseli dai piedi)
7) In aggiunta, sono state emanate leggi quali il Falso in bilancio senza limite minimo, l’Abuso di diritto, l’Autoriciclaggio, il Traffico di influenze, il Traffico di immondizie (!) ecc. tramite le quali hanno sempre ragione loro e ti possono ficcare in galera quando vogliono e senza alcuna fatica.
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Se riuscite ad arrivare al seggio senza essere rapinati, borseggiati, fatti  a pezzi e chiusi in valigia od arrestati, ricordatevelo.
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Votate chi volete, ma nello schieramento di destra, e che peste vi colga se mancate!

postilla al “Testamento biologico”: siamo tutti in pericolo!

Aggiungo una considerazione, veramente drammatica, che mi era sfuggita e che mi ha fatto notare un intervento del sen.Malan. La legge, sciaguratamente, prevede che “non può essere iniziata alcuna cura senza il consenso del paziente”. A questo non si è voluta aggiungere alcun emendamento che prevedesse l’eccezione del caso di urgenza. Pertanto, a stretto rigore, nel caso di incidente, o malore qualsiasi che vi cogliesse e vi lasciasse incoscienti, il medico non può curarvi senza il vostro assenso, che non potete dargli, in quanto incoscienti.

In aggiunta, è definita, sempre da questa legge, cura medica perfino la somministrazione di acqua. Immaginatevi il resto.

Sarà sufficiente che un sopravvissuto, magari sulla sedia a rotelle, o comunque menomato, citi il medico che lo ha curato, per avere un indennizzo, che il solito giudice non gli vorrà negare, per essere stato curato senza il suo consenso, che la vita di tutti noi sarà da quel momento appesa ad un filo.

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I medici del pronto soccorso si rifiuteranno, a ragione, di curare chiunque non abbia preparato prima un consenso alle cure

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Fate bene attenzione a cosa stanno combinando quei delinquenti imbecilli che ci governano, con i loro tirapiedi 5Stelle, che non si fanno mai perdere l’occasione di votare con il PD quando la legge è sicuramente una porcata!

Andremo in giro con la medaglietta:”Voglio essere curato”, sempre che venga giudicata dichiarazione valida…

Il “Testamento biologico”, ovvero: lo sterminio legale degli indifesi.

Questo oscuro periodo in cui ex(?)comunisti, neodemenzialisti e sessoconfusionisti si sono alleati a produrre leggi sempre più infami per togliere agli Italiani anche le poche libertà rimaste loro, si conclude nel peggiore dei modi, con l’emanazione di una legge che legittima l’assassinio nei modi più feroci di chi non può difendersi, garantendo l’impunità ai carnefici.

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Poiché il demonio è la scimmia di Dio, la legge è stata scritta nei termini più ingannevoli, ma, se letta con attenzione, ci si accorge che essa legittima non solo il suicidio ad libitum del consenziente, senza alcun motivo che lo giustifichi, e la sua attuazione obbligatoria per mezzo delle strutture mediche statali, magari a carico della mutua, ma, soprattutto, lo sterminio dei minori e degli incapaci, attraverso la sospensione di ogni cura, comprese le medicine più banali, quali gli antibiotici, la sospensione di cibo ed acqua, assunti in modo non autonomo (durante la febbre, ad esempio, il bambino deve essere imboccato), ed addirittura la somministrazione di sostanze che ne provochino la morte o la perdita totale e irreparabile della coscienza (così non potrà più parlare e chiedere pietà).

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Non solo tutto questo può essere chiesto per sé, senza alcuna giustificazione o motivo, ma diviene obbligatorio anche contro minori od incapaci, se scomodi a chi ne abbia la responsabilità (nel caso dei vecchi, non saranno certo i genitori a decidere)

Infatti, per minori ed incapaci, a decidere saranno genitori o tutori, con l’aiuto, se ritenuto necessario, del giudice, sul buon senso di molti dei quali abbiamo avuto già sufficienti prove per dubitare fortemente.

I bambini minorati od i vecchi malati di Alzheimer possono pertanto venir sterminati, senza alcun loro consenso, previo un colloquio col giudice, che accerterà il loro stato di incapacità ad intendere o a rispondere.

Il medico o l’infermiere che rifiuterà di somministrare loro le sostanze letali verrà punito, così come verrà punita l’infermiera o la suora che verserà acqua sulle labbra del bimbo o del vecchio febbricitante, che chiede da bere, ma il cui tutore abbia deciso che la sua non è una vita degna di essere vissuta, o, per lo meno, che gli costa troppe preoccupazioni, oltre a ritardare l’eredità.

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Per concludere, ricordo due principi che fanno parte del bagaglio culturale dell’Occidente liberale e cristiano:

  1. i Diritti naturali non sono disponibili, alienabili o prescrittibili. Non ci si può vendere schiavo, così come non è lecito il suicidio
  2. chi agisce in stato di costrizione non è punibile.

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Pertanto, mentre si può invocare lo stato di costrizione in situazioni in cui oggettivamente la prosecuzione della vita è insostenibile al soggetto, che liberamente e coscientemente faccia richiesta di aiutarlo a porre fine alle sue sofferenze, ormai insopportabili, nessuna giustificazione può avere la richiesta di venir ucciso senza motivo, tra l’altro resa obbligatoria per il medico dalla legge, che non prevede obbiezione; ma ancor di più è obbrobriosa l’uccisione, o meglio l’assassinio, dell’incosciente (non stiamo parlando di Renzi, ndc), che non soffre e non ha motivi di venir ucciso, se non il fastidio che dà ai suoi carnefici.

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Per concludere, le disposizioni (DAT), possono essere redatte con scrittura privata. Nel caso della persona incosciente, un foglietto battuto a macchina, con le crocette sui quadratini giusti ed uno scarabocchio in fondo, ne determina la morte certa, senza alcuna possibilità di ulteriore verifica (ricordiamoci di Eluana Englaro, assassinata con i racconti di quel che aveva detto vent’anni prima).

il regno del Terrore

 Nell’assoluta incapacità di prendere alcuna decisione sui temi vitali per il Paese, continua da parte di PD e 5S, la produzione incessante di leggi penali (sempre 2-6 anni, perchè non possano essere depenalizzate), rivolte o contro chi lavora e produce, per reati che commette solo chi lavora e produce e si commettono solo lavorando e producendo (sono almeno 20 le leggi di questo tipo, dall’abuso di diritto” all’autoriciclaggio, al traffico di immondizie) o contro i nemici politici, fidando sull’operosità incessante delle Procure amiche (dei rossi).

Il nuovo Codice antimafia appena varato permette di colpire a tradimento ogni cittadino italiano, senza nemmeno interrogarlo od avvertirlo in alcun modo, con il sequestro preventivo di tutti i beni, suoi e dei suoi familiari o conoscenti, su di un semplice sospetto, per accuse varie (compreso stolkering -detto in inglese, perché nessuno sa di preciso in cosa consista-, truffa aggravata, autoriciclaggio ecc.).

Subito dopo si vara la nuova legge contro il negazionismo, che allarga la punizione (sempre dai 2 ai 6 anni), a chiunque anche solo minimizzi qualsiasi fatto giudicato crimine di guerra, o magari anche solo razzista.

E’ la solita legge contro la libertà di opinione, scritta in modo da poter colpire chiunque non la pensi come i sinistri, che va ad aggiungersi all’ormai numeroso campionario (contro razzismo, omofobia, negazionismo allargato, anabattismo, egoismo, idolatria, masturbazione giovanile, predicazioni dell’odio e altre opinioni cattivissime…)

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I Radicali, tralasciando per un attimo le solite lotte per le loro fantasie libertarie (droga libera, libero sterminio dei deboli e dei disabili, amnistie generali varie ecc.), hanno stavolta scritto una bella lettera all’Imbalsamato del Colle, che pubblico qua sotto. Naturalmente, il destinatario, tutto preso a risolvere i problemi di Ugandesi e Marocchini, non ne farà nulla.

Pazienza. Andrà meglio la prossima vita…

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Signor Presidente,
è alla sua firma il nuovo Codice antimafia adottato infine dalla Camera dei Deputati con il contingentamento dei tempi per la discussione e l’approfondimento.
Il nuovo Codice antimafia estende i sequestri e le confische in assenza di giudicato ai sospettati di tutti i reati contro la pubblica amministrazione, compreso il peculato.
Con questa norma ci troviamo con un diritto penale e processuale che fa dell’emergenza la regola, del sospetto la prova, delle garanzie carta straccia, del giudicato una inutile ritualità.
Le misure di prevenzione sono figlie del diritto del cosiddetto doppio binario, un diritto autoritario adottato dopo l’Unità d’Italia per debellare i briganti, a fine ottocento contro i primi sindacalisti, dal regime fascista contro i dissidenti; e, negli ultimi due decenni, ne ha esteso i confini ed oggi con il nuovo Codice antimafia la giustizia del sospetto da patologia del sistema, da eccezione, diventa la regola.
Il cosiddetto giudizio di prevenzione è un procedimento che non prova la colpevolezza, ma la mera pericolosità sociale; che non acquisisce prove, ma valuta indizi e congetture; che non prevede un pieno contraddittorio tra accusa e difesa ma rende inutile il processo anticipando la punizione rispetto alla condanna.
Norme che stracciano il diritto e mettono in pericolo l’economia: ci sono oggi tra sequestri e confische preventive 18mila aziende e un patrimonio stimato in 21 miliardi di euro che sono destinate in nove casi su dieci al fallimento.
Norme che sono un affronto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che nel febbraio scorso ha condannato l’Italia perché ha ritenuto che parte significativa del nostro sistema di prevenzione personale è incompatibile con il trattato Cedu in ragione della carente precisione dei presupposti di applicazione che con il nuovo Codice antimafia sono ancora meno precisi.
Norme che unitamente alle interdittive antimafia — misure amministrative prive di limitazioni temporali e di generalizzata applicazione in ogni settore economico, nel periodo e nei territori in cui persistono gli effetti dello scioglimento delle amministrazioni locali per infiltrazioni mafiose — incidono pesantemente sulle condizioni economiche e sociali di larga parte del territorio nazionale, di per sé debole e indifeso.
Signor Presidente,
abbiamo ritenuto doveroso farla partecipe di queste considerazioni, già apparse su alcuni organi di stampa e che il Parlamento non ha voluto prendere in considerazione, affinché il nuovo Codice antimafia possa essere altro dalle norme di prevenzione illiberali, ingiuste, dannose, controproducenti che a nostro avviso violano apertamente i principi dello Stato di Diritto.

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Complimenti a Del Turco, che ha scritto la lettera, avendo conosciuto di persona l’azione sciagurata di certi Procuratori di Guai..

Gli orrori dell’antirazzismo di sistema

Due fratelli, imprenditori agricoli di Cosenza, sono stati arrestati per “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro aggravati dalla discriminazione razziale“. Ho sentito la notizia sia a Radio 24, la radio della confindustria, sia al TG1: entrambi inorriditi dal fatto che i Rumeni venivano pagati 35 euro, mentre ai negri ne davano solo 25.

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Particolarmente idiota ed odiosa è l’accusa di razzismo per la  differenza di paga tra Rumeni ed Africani: lo sanno tutti che i Rumeni vengono ogni anno nel Sud Italia proprio per la raccolta, perchè i soldi che prendono gli giustificano scomodità e viaggio: sono pertanto più esperti e lavorano meglio, per questo sono più richiesti e più pagati. Questa è la spiegazione più elementare e facile da capire, ma non per i nostri magistrati, di colore noto, non sicuramente nero, e per i nostri giornalisti, pagati dal sistema (la Confindustria dovrebbe vergognarsi di imbottire la sua radio di sinistroidi, a partire da Barisoni, che di economia non capisce un’acca)

Chi mai pagherebbe un rumeno 35 euro, se può avere il negro a 25, se lavorano ugualmente bene (o male)?

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Il vero orrore è quello del carcere preventivo per due poveri cristi che lavorano al Sud, facendo sopravvivere un’industria agricola con la concorrenza di marocchini, libici ed egiziani.

Due italiani che lavorano e danno da lavorare, arrestati per soddisfare le smanie buoniste ed antirazziste di comodo di quelli che ci riempiono l’Italia di sfaccendati, mantenuti con i nostri soldi, senza pensare minimamente a dare loro un lavoro qualsiasi.

Mettono in galera quelli che il lavoro se lo inventano e lo trovano, mentre in galera dovrebbero andarci loro.

Intanto ladri, spacciatori e sfaccendati vari girano indisturbati e riveriti.

i soliti noti assassinano la Lega

Oggi in Italia all’elettore Sovrano è negato il diritto di votare per il capo dell’opposizione, Silvio Berlusconi, mentre il partito di opposizione in questo momento in maggior crescita, cioè la Lega, viene bloccato e impedito nella sua azione, mediante il sequestro di tutti i suoi fondi.

In questa situazione drammatica, degna dei peggiori paesi totalitari, le televisioni ci propinano i commenti beffardi e soddisfatti dei delinquenti andati al potere con l’uso eversivo della magistratura e che stanno al potere da cinque anni, grazie ad una legge da loro stessi  fatta dichiarare incostituzionale e ad una maggioranza dello 0,2% che li autorizza a mandare a picco il Paese e a sovvertire Leggi e istituzioni.

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In questo specifico caso si sono violate ripetutamente e gravemente principi giuridici e democratici, e grazie e questi stravolgimenti oggi si pensa di poter impedire al centrodestra di ribaltare la sciagurata situazione in cui versa l’Italia.

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1) La Magistratura si è arrogata il potere di definire cosa i Partiti possono o non possono fare dei loro soldi, senza che vi sia una legge che lo preveda, mentre l’azione politica deve essere assolutamente libera. Un partito non è un Ente statale con un suo compito definito. Il partito agisce nella Società portando avanti le iniziative che crede più utili e confacenti ai suoi scopi di diffusione delle sue idee. In parole povere, se la Lega ha creduto che fosse opportuno finanziare Bossi, malato ed invalido, perché comunque utile alla sua azione, era suo diritto farlo, senza che vi sia un giudice che possa impedirglielo, senza una legge ben precisa che lo preveda. La Libertà di azione politica è fondamentale per la Democrazia, molto più del corretto uso dei fondi, tra l’altro non più pubblici, una volta erogati al partito.

2) I soldi pubblici dati alla Lega, come agli altri partiti, sono dati in funzione del numero dei voti presi, non a fronte di spese documentate.La Lega i voti li ha presi davvero, quindi i fondi non sono stati erogati erroneamente o fraudolentemente.

3) Se, invece, fosse vero che i Bossi hanno usato per scopi personali i soldi della Lega, allora la Lega è parte lesa, non complice del reato.

In parole povere: se la Lega non voleva che i soldi fossero usati da Bossi a fini personali, allora è parte lesa; se, invece, lo voleva, allora era nel suo pieno diritto il farlo, in base al principio di supremo interesse generale che l’azione politica sia libera, se non in contrasto ad una ben precisa legge.

4) Comunque, la cifra bloccata è assolutamente spropositata: non è pensabile che tutti i soldi erogati siano andati per le spese voluttuarie di Bossi, e la Lega non abbia mai svolto attività politiche o abbia sostenuto spese elettorali, per le quali ii soldi le sono dovuti.

5) E’ impensabile che si possa bloccare un partito politico in base ad azioni commesse in passato da qualche suo membro, per questo già decaduto e condannato.

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Resta ferma la mia convinzione che anche nel caso della condanna di Bossi e di Belsito i motivi di questa sono solo ed esclusivamente politici: ogni amico di Silvio Berlusconi è stato fatto oggetto di persecuzioni e condanne.

E ne approfitto per ricordare l’ingiusta detenzione di Dell’Utri, senza che l’Impresario Funebre Capo, tutto impegnato a pensare ai migranti, si ricordi del suo potere di Grazia.