Questo oscuro periodo in cui ex(?)comunisti, neodemenzialisti e sessoconfusionisti si sono alleati a produrre leggi sempre più infami per togliere agli Italiani anche le poche libertà rimaste loro, si conclude nel peggiore dei modi, con l’emanazione di una legge che legittima l’assassinio nei modi più feroci di chi non può difendersi, garantendo l’impunità ai carnefici.
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Poiché il demonio è la scimmia di Dio, la legge è stata scritta nei termini più ingannevoli, ma, se letta con attenzione, ci si accorge che essa legittima non solo il suicidio ad libitum del consenziente, senza alcun motivo che lo giustifichi, e la sua attuazione obbligatoria per mezzo delle strutture mediche statali, magari a carico della mutua, ma, soprattutto, lo sterminio dei minori e degli incapaci, attraverso la sospensione di ogni cura, comprese le medicine più banali, quali gli antibiotici, la sospensione di cibo ed acqua, assunti in modo non autonomo (durante la febbre, ad esempio, il bambino deve essere imboccato), ed addirittura la somministrazione di sostanze che ne provochino la morte o la perdita totale e irreparabile della coscienza (così non potrà più parlare e chiedere pietà).
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Non solo tutto questo può essere chiesto per sé, senza alcuna giustificazione o motivo, ma diviene obbligatorio anche contro minori od incapaci, se scomodi a chi ne abbia la responsabilità (nel caso dei vecchi, non saranno certo i genitori a decidere)
Infatti, per minori ed incapaci, a decidere saranno genitori o tutori, con l’aiuto, se ritenuto necessario, del giudice, sul buon senso di molti dei quali abbiamo avuto già sufficienti prove per dubitare fortemente.
I bambini minorati od i vecchi malati di Alzheimer possono pertanto venir sterminati, senza alcun loro consenso, previo un colloquio col giudice, che accerterà il loro stato di incapacità ad intendere o a rispondere.
Il medico o l’infermiere che rifiuterà di somministrare loro le sostanze letali verrà punito, così come verrà punita l’infermiera o la suora che verserà acqua sulle labbra del bimbo o del vecchio febbricitante, che chiede da bere, ma il cui tutore abbia deciso che la sua non è una vita degna di essere vissuta, o, per lo meno, che gli costa troppe preoccupazioni, oltre a ritardare l’eredità.
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Per concludere, ricordo due principi che fanno parte del bagaglio culturale dell’Occidente liberale e cristiano:
- i Diritti naturali non sono disponibili, alienabili o prescrittibili. Non ci si può vendere schiavo, così come non è lecito il suicidio
- chi agisce in stato di costrizione non è punibile.
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Pertanto, mentre si può invocare lo stato di costrizione in situazioni in cui oggettivamente la prosecuzione della vita è insostenibile al soggetto, che liberamente e coscientemente faccia richiesta di aiutarlo a porre fine alle sue sofferenze, ormai insopportabili, nessuna giustificazione può avere la richiesta di venir ucciso senza motivo, tra l’altro resa obbligatoria per il medico dalla legge, che non prevede obbiezione; ma ancor di più è obbrobriosa l’uccisione, o meglio l’assassinio, dell’incosciente (non stiamo parlando di Renzi, ndc), che non soffre e non ha motivi di venir ucciso, se non il fastidio che dà ai suoi carnefici.
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Per concludere, le disposizioni (DAT), possono essere redatte con scrittura privata. Nel caso della persona incosciente, un foglietto battuto a macchina, con le crocette sui quadratini giusti ed uno scarabocchio in fondo, ne determina la morte certa, senza alcuna possibilità di ulteriore verifica (ricordiamoci di Eluana Englaro, assassinata con i racconti di quel che aveva detto vent’anni prima).