Autoriciclaggio

8 novembre 2014

Ieri, il Governatore della Banca d’Italia, Visco (da pronunciarsi alla tedesca: Fisco), emulo e concorrente del suo omonimo ex-ministro delle Finanze di prodiana memoria, ha invocato, per combattere mafia, malavita, corruzione ed evasione fiscale, la rapida approvazione della legge contro l’autoriciclaggio.

E’ inutile dire che l’unico bersaglio che interessi, è l’ultimo elencato: gli altri servono solo a confondere i gonzi.
L’autoriciclaggio è il reato che si compirebbe utilizzando in qualche modo il proprio denaro, frutto di evasione (come distinguere il denaro buono da quello evaso? non si sa: l’evasore dovrà morir di fame, perché non potrà spendere più niente).
Faccio notare che, fino ad ora, nessuna norma punisce il ladro, rapinatore, rapitore o spacciatore che utilizza il denaro frutto dei suoi crimini, né da noi, né in alcun altro Paese.
Ma l’evasore è speciale: nessun criminale lo supera in pericolosità e perfidia.
In realtà, si tratta dell’inevitabile deriva autoritaria e repressiva (nonché depressiva) cui è condannato chiunque si inoltri sulla via dell’illiberalità e del terrorismo economico.
I risultati, dopo lo spionaggio bancario, lo spesometro, l’inversione dell’onera della prova, il riciclaggio, il sequestro preventivo dei beni, l’abuso di diritto, le perquisizioni stradali e locali; i blitz pubblicitari ecc. sono una fuga di capitali senza precedenti, ormai inarrestabile (ci mancava la continua invocazione della patrimoniale).
Di fronte ai risultati sempre più catastrofici, ecco il ricorso a leggi sempre più punitive.
La fuga, intanto, continua: prima i capitali, seguono le attività, infine saranno le persone ad andarsene da questo Paese di sinistri figuri.
Allora sentiremo parlare di reticolati, per combattere il contrabbando.
Nel frattempo, grande scandalo sollevato contro Juncker, neopresidente della commissione europea, perché mentre era Presidente del Lussemburgo, coerentemente con le norme del suo Paese, con la ragione e con una politica liberale, teneva le tasse troppo basse, per attirare capitali. Noi,al contrario, giù tasse e leggi da terzo mondo, invece di chiederci perché da noi i soldi scappano.
Anche i Paesi comunisti accusavano l’Occidente di praticare la politica del Benessere per attirare i loro cittadini…
La farsa, destinata a divenir tragedia, continua….

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